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Transformers 3 - Il trionfo del tecnospettacolo
Di Matteo @ 07/07/2011 - in Recensioni - Commenti (0)
I film, per essere goduti al meglio, vanno visti nel luogo per cui sono stati concepiti: la sala cinematografica. Transformers: Dark of the Moon non fa eccezione, anzi. Rientra in quel genere di film che, per caratteristiche tecniche e (non) narrative, può essere apprezzato solo al cinema.
Un limite, certo. Ma se andate a vedere Transformers, vuol dire che in fondo già sapete che cosa vi aspetta. Robottoni che se le suonano, esplosioni, grattacieli che crollano, patriottismo, militari, star-spangled banners che garriscono nella battaglia finale. Se tutto questo non vi dà fastidio, Transformers ha tutte le carte in regola per far passare allo spettatore due ore e mezza di ottimo intrattenimento.
Il protagonista è ancora una volta Sam Witwicky (Shia LaBoeuf). Ha una nuova fidanzata, Carly, (Rosie Huntington-Whiteley) e, nonostante abbia salvato il mondo per ben due volte, non riesce a trovare lavoro. Ma i malvagi Decepticon ordiscono nuove trame ai danni degli umani e, così, ecco di nuovo Sam e gli Autobot pronti a combattere per la libertà, l'America, il mondo intero.
Con questo terzo episodio, il regista Michael Bay non smentisce nessuna delle sue caratteristiche. Non vede l'ora di portare avanti la trama per arrivare al lunghissimo scontro finale, e questo è un peccato, perché il film ha anche dei buoni momenti da commedia che sicuramente potevano offrire qualcosa in più.
Sì, perché man mano che il minutaggio aumenta, gli attori veri e propri, a partire da LaBoeuf, sembrano lì più per offrire qualche spunto sfizioso che non avere un ruolo attivo sullo schermo, nonostante tutto (per inciso, la stupenda, meravigliosa Rosie Huntington-Whiteley, considerati ruolo e funzione narrativa, non fa per nulla rimpiangere Megan Fox, anzi).
Ma si tratta pur sempre di Transformers, e qui Bay non delude. Con la consulenza di Cameron sfodera un 3D ai massimi livelli (la resa degli spazi lunari è superba) e strabilianti effetti speciali in CGI che davvero ci catapultano dentro l'azione, mentre gli effetti sonori ci avvolgono e gli umani sullo schermo cedono lo spazio ai robot.
Senza Autobot gli umani appaiono inermi davanti ai Decepticon, e dunque ben vengano il loro aiuto e le conseguenti distruzioni ed esplosioni. Come direbbe Optimus Prime, si è combattuto per la libertà e abbiamo vinto. Il sogno americano è salvo, l'umanità è libera.
E noi, in sala, ci siamo divertiti.
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