Non perdere le novità di Il Blog di Matteo Mazzuca
Segui gli aggiornamenti del sito: abbonati gratis al feed.Post sullo stesso argomento
3 film in 30 righe
08/03/2014 in Recensioni
Nebraska, tutti i colori dell'on the road
23/01/2014 in Recensioni
L'uomo con i pugni di ferro - Il b-movie non è per tutti
12/05/2013 in Recensioni
Educazione Siberiana, o C'era una volta in Russia
02/03/2013 in Recensioni
La migliore offerta... O no?
05/01/2013 in Recensioni
I TAG di questo articolo
Midnight | Paris | Torre | Eiffel | film | Gil | sogni | bionda | suoceri | intellettuale | artisti | tic | nevrosi | fiabesco | viaggio | tempo | tematiche | dialoghi | atmosfere | romantiche | Parigi | turista | Woody Allen | Owen Wilson | Rachel McAdams | Adrien Brody | Marion Cotillard | Carla Bruni | Francis Scott Fitzgerald | Zelda | Hemingway | Dalì |
Condividi questo articolo
Gli articoli divisi per argomento
- Cinema 1 articoli
- I miei libri 1 articoli
- Recensioni 31 articoli
Midnight in Paris - Nulla di nuovo sotto la Torre Eiffel
Di Matteo @ 03/12/2011 - in Recensioni - Commenti (4)
Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni: per i primi dieci minuti abbiamo temuto che il vecchio Woody replicasse la pessima performance dello scorso anno. Non siamo a quei livelli, ma dobbiamo comunque essere sinceri. Midnight in Paris è un film tutt'altro che entusiasmante.
Prima di tutto perché Allen, all'ombra della Torre Eiffel, non allestisce nulla di nuovo. Ancora una volta abbiamo uno scrittore, Gil (Owen Wilson), in crisi creativa. E ancora una volta lo troviamo legato sentimentalmente a una bionda (Rachel McAdams) che sembra perfetta ma non lo è. E i suoceri scettici, e un fascinoso quanto insopportabile intellettuale, e una morale a dir poco scontata (gli esseri umani non fanno altro che rimpiangere il passato).
Bisogna attendere che Gil incontri i grandi (?) artisti della sua epoca d'oro per ridere un po'. Ma la verve manca e, per quanto Wilson si sforzi, solo Allen riuscirebbe a mettere in scena e interpretare se stesso, i propri tic, le proprie nevrosi. Così come solo un certo tipo di pubblico può spingersi a definire come "fantasioso" l'espediente di un fiabesco viaggio nel tempo.
Il fatto che Woody giri un film all'anno può farci capire, ma non giustifica, tutti questi difetti. Il grande regista, qui, non spicca per tematiche e dialoghi che l'hanno reso grande, quanto piuttosto per la capacità di far rivivere le atmosfere più romantiche di Parigi (o, almeno, la percezione che può averne un affascinato turista). In questo riesce egregiamente. Per il resto, nulla di che.
Del vero, del vecchio Woody Allen, quello più amato, quello che continua ad appassionare generazioni vecchie e nuove, non ci rimangono che gli sprazzi.
Questo post è stato letto 2214 volte in 4749 giorni: ti è piaciuto questo articolo?
Se desideri stamparlo clicca qui oppure sottoscrivi il Feed RSS per rimanere aggiornato.
Commenti
Di
Andrea
il 18/12/2011 @ 10:15:55
http://lifestylelovers02.blogspot.it/2012/04/midnight-in-paris-location.html
Di
Roberta
il 22/04/2012 @ 23:08:37
Nuovo commento
Disclaimer
L'indirizzo IP del mittente viene registrato, si raccomanda la buona educazione.
Di Paola il 09/12/2011 @ 00:37:34